Perchè è importante bere acqua d'estate?

Perchè è importante bere acqua d'estate?

 

In estate, quando le temperature aumentano, anche chi di solito non è abituato a bere molto deve per forza cambiare abitudini. È l’organismo a chiedercelo, per un motivo molto semplice: con il caldo si suda di più!

Ma cos’è il sudore?

Per mantenere costante la nostra temperatura corporea evitando quell’ eccessivo surriscaldamento che potrebbe causare spiacevoli inconvenienti, le ghiandole sudoripare producono maggiore liquido (= sudore) e se questo da una parte è utile ad eliminare le sostanze di rifiuto (urea, ammoniaca, acido lattico), allo stesso tempo comporta per i reni una diminuzione di scorte non solo di acqua, ma anche di sodio, cloro e in minor misura di potassio, magnesio e calcio.

Perché è importante reidratarsi

Se queste riserve non vengono rimpiazzate, si può correre addirittura il rischio della disidratazione e del cosiddetto “colpo di calore”: ecco che diventa indispensabile reintegrare non solo l’acqua persa ma anche i preziosi sali minerali che con essa vengono escreti attraverso le ghiandole sudoripare. Questo vale per tutti, ma soprattutto per :

tutti coloro che praticano sport;

i neonati e i bambini, che metabolizzano più facilmente l’acqua e gli elettroliti e sono la fascia di età che soffre con maggior frequenza di diarrea o attacchi di vomito;

le gestanti, che devono soddisfare le esigenze personali e del feto: soprattutto alla mattina, e soprattutto in estate;

 

gli anziani, il cui organismo perde la capacità di conservare l’acqua e ha maggiori difficoltà di adattamento alle variazioni di temperatura, sentono la sete con minore frequenza e sono pertanto più soggetti alla disidratazione.Bere correttamente

Avete mai notato che spesso beviamo ma il senso di sete, paradossalmente, aumenta? Questo capita quando scegliamo le bibite sbagliate, magari contenenti sostanze disidratanti che portano a farci espellere l’acqua in cui sono diluite ma anche l’altra acqua ricavata dalle riserve idriche: un esempio sono le tanto pubblicizzate bevande energetiche indicate per reintegrare gli elettroliti persi durante la sudorazione, spesso troppo ricche di carboidrati (saccarosio e glucosio) e di edulcoranti artificiali (saccarina, aspartame, acesulfame), che non solo non dissetano in modo soddisfacente (è risaputo che le bibite amare dissetano molto di più rispetto a quelle dolci) ma possono contribuire ad aumento di peso e diabete soprattutto se si comincia a farne eccessivo uso in età giovanile.

Cosa, come e quanto bere, dunque?

 

Assumiamo almeno 1,5-2 litri di acqua al giorno,preferibilmente a temperatura ambiente, mai ghiacciata, meglio se minerale naturale o leggermente frizzante ma non gassata.

Cerchiamo di fare piccoli sorsi in modo continuativo durante l’arco della giornata piuttosto che grandi quantità tutto d’un fiato in pochi momenti del giorno: per bere non dobbiamo aspettare il senso di sete, che è indice di disidratazione già avanzata.

Oltre all’acqua sono ottimi i centrifugati di frutta e verdura  naturalmente ricchi di sali minerali oppure tisane alla menta, tiglio o melissa, dissetanti, rilassanti e gradevoli al gusto

Non sostituiamo l’acqua con tè, caffè, alcol, e bibite dolcificate: possono causare insonnia, eccessiva eccitazione, aumento di peso e insulino-resistenza, affaticamento epatico e acidificazione sistemica

Evitiamo la cattiva abitudine di bere bevande dolcificate e mangiare gelati o ghiaccioli la sera prima di andare a dormire o nel corso della notte: oltre a rendere più agitato il nostro sonno contribuiscono nel tempo ad alterare i ritmi fisiologici, soprattutto in relazione alla produzione di insulina e alla sensibilità glucidica, rendendoci sempre più vulnerabili nei confronti di problemi digestivi, squilibri ormonali, diabete o aumento di peso.

Un’ottima idea è quella di prepararsi una bibita sciogliendo nell’acqua naturale di una borraccia un valido integratore di sali minerali, spesso venduto in pratiche bustine monodose molto pratiche anche fuori casa o in viaggio. In questo caso, preferiamo i sali citrati, piruvati malati e succinati: essi sono infatti particolarmente biodisponibili, meglio assorbibili e utilizzabili dal nostro organismo e più tollerabili nel medio e lungo periodo rispetto ai bicarbonati. Ricordiamo che l’integrazione con sali minerali nel caso di problematiche renali preesistenti, dovrebbe sempre essere controllata da un medico.

www.pegaso.eu

 

 

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