menopausa e opportunità

menopausa e opportunità

Nella vita di una donna, per lo più tra i 42 e i 54 anni, si fanno strada diversi cambiamenti sia fisiologici sia psicologici, segno che è iniziata la MENOPAUSA. Nonostante il suo significato etimologico sia “cessazione del mese” e corrisponda alla effettiva interruzione del ciclo mestruale, non deve essere associata alla “fine” di qualcosa, ma a un cambiamento inevitabile che va assecondato e accolto come un “nuovo inizio”: una nuova fase in cui è importante riuscire a trovare consapevolezza del diverso ruolo da svolgere nell’ambito familiare e sociale.
Una donna su due, quando entra in menopausa, presenta sintomi ben riconoscibili, tra cui:
aumento dell’adipe, soprattutto nel girovita
vampate di calore e sudorazione, palpitazioni a riposo
disturbi dell’umore, secchezza vaginale e disturbi urinari
aumento del rischio di malattie cardiovascolari
diminuzione della densità ossea, con maggior rischio di fratture e osteoporosi.


la MENOPAUSA, però, non deve essere affrontata come una malattia: pertanto non si deve cercare  una cura, ma piuttosto a un approccio naturale che sia in grado di lenire i disturbi a essa associati e che possa evitare l’insorgere di altri.
Ad esempio, può essere utile:
praticare una regolare attività fisica, sia per tenere sotto controllo l’aumento del girovita sia per migliorare la circolazione e la tolleranza degli sbalzi di temperatura che portano alle vampate;
curare  l’alimentazione, limitando l’assunzione di zuccheri, sale, caffè, cioccolato, alcolici e aumentando le porzioni giornaliere di frutta e verdure fresche e stagionali, non dimenticando il pesce o la frutta secca per un adeguato apporto di acidi grassi omega 3. Tra i cibi “amici” della menopausa si segnalano la soia, che grazie all’alto contenuto di isoflavoni aiuta a migliorare le funzioni ormonali e la circolazione del sangue;  frutta secca e yogurt, che contengono vitamina D, utile nel metabolismo del calcio ed efficace nel ridurre il rischio di osteoporosi;  semi di zucca, fonte di selenio, minerale con azione antiossidante contro l’invecchiamento e la degenerazione dei tessuti, e il finocchio, ricco di fitoestrogeni, sostanze che esercitano un effetto equilibrante sui livelli di ormoni femminili;
se non si è ancora fatto, smettere di fumare.


ORA PIÙ CHE MAI, RISPETTA LA CRONOBIOLOGIA
Per tenere sotto controllo il peso, e soprattutto il girovita, è necessario fare attenzione non solo alla qualità e la quantità degli ingredienti, ma anche al momento in cui consumarli: infatti il nostro corpo agisce sulla base di precise funzioni biologiche che a loro volta si basano su variazioni ormonali diverse nell’arco della giornata.  In particolare, l’organismo ha una diversa capacità di assimilare le sostanze nutritive a seconda dell’orario in cui si assumono:
CARBOIDRATI al mattino e nel primo pomeriggio (l’azione liposintetica e anabolica dell’insulina è contrastata dagli ormoni corticosteroidei e le attività svolte consentono di metabolizzare l’energia introdotta);
PROTEINE alla sera (il profilo ormonale favorisce l’utilizzo dei grassi a scopo energetico e la costruzione di massa muscolare durante la notte);
sempre VERDURA;
FRUTTA non oltre le 17.
Inoltre, è importante intervenire sul metabolismo di zuccheri e grassi:
attraverso un’associazione sinergica di oligoelementi e minerali litoterapici, per aumentare la sensazione di sazietà e attenuare il desiderio di carboidrati;
con un mix di aminoacidi essenziali biodisponibili e in proporzione fisiologica per ridurre la massa grassa conservando integra la massa magra (ovvero i muscoli);
introducendo un integratore di cromo, il cui assorbimento sia favorito dalle vitamine del gruppo B e che agisca sul metabolismo della massa magra a scapito di quella grassa.
integrando acidi grassi in grado di abbassare i livelli di colesterolo cattivo e di trigliceridi che tendono a salire a causa del venir meno degli estrogeni.
assumendo minerali in piccole concentrazioni, in modo da permettere l’attivazione di tutti i meccanismi di assorbimento di calcio e fosforo, per favorire il metabolismo e la funzionalità osteo-scheletrica e allontanare il rischio di osteoporosi.


FITOESTROGENI: UNA TERAPIA ALTERNATIVA
La terapia farmacologica classica (TOS) a base di estrogeni e progesterone va a correggere la mancanza di questi ormoni e riduce quindi i sintomi della menopausa. Non è però esente da effetti collaterali: nausea, predisposizione a fenomeni trombotici, ipertensione e soprattutto aumento dell’incidenza di carcinoma uterino e mammario.
Prima di pensare a una TOS, può essere utile pensare all’utilizzo dei FITOESTROGENI, molecole estratte da vari vegetali dal punto di vista biochimico in grado di legarsi ai recettori estrogenici umani e di agire come antagonisti ormonali, mitigando i sintomi con un effetto biologico dolce e modulato. I fitoestrogeni sono presenti in natura, per esempio nei cibi, ma per essere facilmente assorbiti devono essere assunti in forma aglicolica libera, ovvero separati dalla molecola di zucchero (glicoside) a cui sono naturalmente legati.


PREVENIRE IL RISCHIO ACIDOSI IN MENOPAUSA
La cessazione delle mestruazioni, che hanno il compito di purificare il sangue e l’organismo, provoca una vera e propria “emergenza acida”: le sudorazioni notturne e le vampate di calore, ad esempio, sono un sistema che il corpo attiva per espellere tossine e scorie metaboliche. In questo periodo è importante incrementare l’attività di alcalinizzazione del pH, integrando una dieta specifica con prodotti che aiutino a mantenere un fisiologico equilibrio acido-basico.
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